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Studio per
La morte di Cesare |
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Proprio un manifestino
inneggiante alla vittoria delle Brigate Internazionali nella battaglia di Guadalajara, nel
marzo del 1937, fu la causa del suo arresto nello stesso anno e della condanna per il
reato di cospirazione politica mediante associazione. L'artista stava allora lavorando a
un'opera di grande respiro, Il Grande Caffè, conclusa dopo il carcere. Da carcerato quasi un anno e mezzo tra Milano, Roma e Fossano
Sassu continuò a lavorare, lasciandoci un notevole corpus di disegni. Il
doppio registro della sua pittura, tra realtà e mito, continuò a segnare il carattere
della sua produzione artistica anche dopo la scarcerazione. |
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Atalia |
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La presenza quotidiana e
condizionante della violenza s'avverte d'altronde ancor più direttamente in soggetti come
Atalia e nel
rinnovamento dei quadri di battaglie,
cui sono in generale legate le diverse raffigurazioni di uomini a cavallo, in lotta tra
loro o in solitarie imprese varianti del motivo degli uomini rossi e dei cavalli e cavalieri del 1930-31
sviluppate in quegli anni e riprese anche successivamente e fino ad anni recenti. Contemporaneamente ai quadri di cavalieri e battaglie, Sassu
dipingeva Piazzale Loreto,
riproponendo quella dialettica tra rappresentazione del contemporaneo e attualizzazione del mito che è un dato di fondo,
continuamente ricorrente, del suo lavoro. |