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Ultima cena |
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Lartista in quegli stessi
anni frequenta inoltre Giuseppe Gorgerino, anchegli proveniente da Torino e vicino a
Piero Gobetti, responsabile della terza pagina dellAmbrosiano, ovvero uno dei
"luoghi" per eccellenza della fronda intellettuale milanese. Il giornale, in cui scrivono Elio Vittorini, Guido Piovene e Delio
Tessa, annovera anche la presenza come critico darte di Carlo Carrą: il suo vice,
Renato Birolli, svolge anche la mansione di correttore di bozze, sostituito due o tre mesi
allanno proprio dallo stesso Sassu. |
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Crocefissione |
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Un primo esempio di pittura sacra
di Sassu č lUltima
cena del 1929 in cui laspirazione al moderno si esprime nei commensali
riuniti attorno alla figura di Gesł, abbigliati secondo i dettami della moda
contemporanea, e nel paesaggio che si percepisce al di lą della stanza rappresentante la
realtą urbana allora in piena evoluzione. Il clima del dibattito modernista si riflette
anche in alcuni dei quadri esposti nel 1932 alla Galleria del Milione: Il figliuol
prodigo, Deposizione e I figli di Isacco; nella stessa occasione Birolli
presenta San Zeno pescatore. Una quantitą di
studi, disegni e acquarelli precede la realizzazione del primo quadro religioso in senso
stretto, la Resurrezione che nel 1933 sarą esposta nella Prima mostra del
Sindacato Nazionale delle Belle Arti a Firenze, cui avrebbe fatto seguito la grande Deposizione
adesso in Vaticano.
Temi religiosi per esempio diverse versioni di Crocefissione
sono largamente ripresi negli anni di guerra, caratterizzandosi per un
allontanamento dalliconografia tradizionale: la figura di Cristo rappresenta una
sofferenza tutta terrena, e altrettanto terreno, lontano da ogni forma di spiritualitą,
č il clima che si coglie nella serie dei Concili, a partire dal 1944. |