SASSU A PARIGI | |||||
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Nel 1934 Sassu, profittando del
passaggio in macchina offertogli da uno zio, giunge a Parigi dove rimane per tre mesi.
Ripeterà lesperienza lanno successivo fermandosi per sei mesi, e una terza
volta tra la fine del 1935 e gli inizi del 1936. Il desiderio di conoscere e di confrontarsi con un ambiente culturale nuovo, così stimolante per un giovane pittore, lo induce a frequentare i luoghi di ritrovo degli artisti e degli intellettuali, caffè e bar, fra cui la Cupole, il Dôme e lallora appena inaugurata catena dei Chez Dupont, da cui trae nuove ispirazioni per continuare la serie dei caffè già iniziata in Italia nei primi anni 30. Visita una mostra di collage di Mirò in rue Bonaparte, che non lentusiasma, e quella di Matisse e di Van Gogh da Rosemberg dove conosce il critico Venturi. |
LES ITALIENS DE PARIS | |||||
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Di Venturi Sassu ha già letto Il
gusto dei Primitivi del 1926, da cui desume alcune suggestioni per la realizzazione
degli uomini rossi, e conosce
bene anche la rivista LArte, che Venturi dal 1930 dirige con il padre Adolfo;
della rivista apprezza soprattutto certi articoli sulla pittura di Degas e Renoir. Nella capitale francese incontra, oltre a Severini, già presentatogli a Milano da Persico, molti degli italiens de Paris come Mario Tozzi, Massimo Campigli, Filippo De Pisis e Alberto Magnelli. Tramite Antonio Aniante, giornalista di Catania, riesce anche ad esporre con Fiorenzo Tomea e Francis Gruber, futuro esponente del realismo esistenziale europeo, alla Galerie des quatre chemins. |
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INCONTRI E SCOPERTE | |||||
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La sua passione per lo sport, a
cui ha già dedicato numerose opere, lo porta a incontrarsi con Cleto Locatelli, il boxeur
campione dEuropa dei pesi medi. Lesperienza che certamente più laffascina è la visita al Louvre. Qui osserva e studia artisti come Poussin, che ammira per il ritmo compositivo e per gli equilibri fra le parti più che per luso del colore, e Renoir, di cui conosce anche la produzione più matura dove il pittore francese riscopre la forma e il senso plastico. Dellopera di Delacroix, di cui ha letto i Diari, ama il tessuto pittorico, il modo di risolvere in maniera definitiva i dettagli e di concludere compiutamente le cose: una delle sue mete preferite è Saint Sulpice. |
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MUTAMENTO DEL LINGUAGGIO | |||||
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La conoscenza diretta di questi
artisti contribuisce alla modificazione del linguaggio compositivo di Sassu, che
dora in poi andrà ricercando una più equilibrata distribuzione delle parti e una
maggiore solidificazione del colore. Tale evoluzione è evidente nel confronto fra le opere dedicate al tema della battaglia, prodotte prima e dopo lesperienza parigina, come Battaglia del 1934 e Battaglia del 1935. Il soggiorno nella capitale francese lo porta anche a un approfondimento dellimpegno nella politica. Vi dipinge infatti nel 1935 la Fucilazione nelle Asturie, in cui un popolano viene condotto allesecuzione dalla Guardia Civile: si tratta di un quadro dinvenzione, sebbene ispirato dalla sollevazione in Spagna avvenuta nel novembre del 1934. |