1931 olio su tela cm 100 x 70 Fondazione Aligi Sassu e Helenita Olivares Lugano In un interno dal pavimento a riquadri privo di finestre e di arredamento, a eccezione di un essenziale tavolino, tutto è rosso, tutto si concentra su quattro figure nude: gli uomini rossi. Dal 1929-30 lartista inizia a dedicarsi a questo ciclo, presente ancora oggi nelle sue ultime composizioni, in cui sceglie di rappresentare personaggi sempre in bilico fra realtà contemporanea e mito, con un colore antinaturalista per scelta. Una presa di posizione, non approvata dalla critica del tempo, che negli anni 30 vede Sassu opporsi alle dominanti cromatiche scure di area novecentista. Pur ormai lontano dal futurismo, lartista continua a perseguirne in tal modo la fondamentale ricerca di modernizzazione. |