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IL COLORE COSTRUTTIVO

Il grande caffè

I quadri più importanti dei secondi anni ’30 sono eseguiti sotto le suggestioni dell’esperienza francese, che comporta un cambiamento significativo nel suo linguaggio pittorico: Sassu passa infatti da un’intonazione lirico-evocativa a una rappresentazione d’impianto più ragionato, grazie a una solidificazione del colore e a un suo uso più saldamente costruttivo.

E' di questi anni la preferenza per il formato orizzontale, probabilmente influenzata da un maggiore interesse per le vicende della storia e dalla volontà di rappresentarle in termini di svolgimento narrativo.

Tale evoluzione è riscontrabile in tutte le tele significative del periodo, sia di carattere storicomitologico, come le battaglie, i cavalli, le ninfe, a partire dalla Cavalcata del 1935, sia di carattere realista, a partire da Il Grande Caffè.

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Battaglia di cavalieri

Indicativa dell’importanza attribuita dall’artista a opere del genere è la scelta di una delle battaglie per partecipare all’importante mostra antologica di artisti italiani organizzata dalla Galleria della Cometa nel 1937 a New York.

Esemplificano ulteriormente questo aspetto della sua pittura opere come Battaglia di cavalieri (1936-39), la nuova versione degli Argonauti costruita con la cadenza del fregio classico, quasi alla Poussin (1938), L’ira di Achille (1938), Morte di Patroclo, La morte di Cesare e Solitudine (1939).