Sebbene la rappresentazione di tale soggetto su tela di grande formato avvenga fra il 1938 e il 1939, suoi elementi costitutivi appaiono elaborati da Sassu in vari studi, a sanguigna o a matita, eseguiti durante il periodo del carcere fra il 1937 e il 1938. Nell’opera qui proposta si ritrovano il ritmo compositivo e gli equilibri delle parti tanto ammirati dall’artista nelle composizioni di Poussin, che ha la possibilità di studiare al Louvre fra il 1934-35. L’adozione di un formato orizzontale, dove il colore appare più classicamente composto, si direbbe nascere dall’intenzione di restituire alla scena di storia un dichiarato andamento narrativo.