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1929
tempera su carta
cm 23,8 x 35,2
Fondazione Aligi Sassu
e Helenita Olivares
Lugano

Il tema, già affrontato nel 1927 in una piccola china molto stilizzata, è qui ripreso con una resa molto più realistica: ma sono ancora perfettamente avvertibili modi iniziali improntati al futurismo, individuabili nella ritmica schematicità compositiva e nella scelta del soggetto. Le tre figure umane al lavoro, dalle forme elementari, sorreggono una lunga trave interamente portata in primo piano. Troviamo qui l’applicazione del principio di "dinamismo e riforma muscolare", già enunciato nel Manifesto della pittura del 1928, redatto da Sassu e Bruno Munari: alla base del documento è l’idea di una "visione sintetica antiprospettica", che nasce dall’abolizione della "prospettiva naturale", e un certo costruttivismo che in quel periodo Sassu condivideva con Giandante X.