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La sua produzione grafica è in
buona parte parallela a quella pittorica: nelle incisioni ritornano infatti gli stessi
temi da quello della realtà
al mito, dal soggetto sacro a quello profano e sfrontato
della Maison Tellier che
si trovano svolti in pittura, caratterizzandosi per un trattamento di volta in volta
legato alla specificità della tecnica utilizzata. Dal
punto di vista del linguaggio si può talvolta notare unimmediatezza espressiva
evidentemente suggerita dalla secchezza del mezzo talvolta estremamente
cruda, violentemente espressiva, che manca in pittura, dove la misura è per lo più
maggiormente controllata. Si vedano, per esempio, certe prime figure di pugilatori ma
anche, più avanti, alcune acquaforti del 1962, come La ruffiana e Celestina, Al caffè,
e altre del 1979, come De Bullion Street, della cartella There were no
signs. |