1931 olio su tela cm 69,5 x 53,5 collezione privata Una certa consonanza nella rappresentazione del paesaggio, soprattutto per quanto riguarda le vedute urbane, compare nelle composizioni degli anni 30 di Renato Birolli e di Sassu, comè evidente dal confronto fra opere del primo come Il taxi rosso del 1932 e il dipinto qui presentato. Bisogna tuttavia sottolineare il permanere nella pittura di Sassu di un legame con i modelli di una tradizione tipicamente lombarda. Ormai lontano dal futurismo, adesso rappresenta la macchina e la città con una nuova sensibilità, più attenta a una restituzione candidamente diretta del reale che lo circonda che non alla ricerca del dinamismo. |