1928 olio su tela cm 70 x 125 collezione privata Si tratta di uno dei due dipinti laltro era Luomo che si abbevera alla sorgente mandati da Sassu alla Biennale di Venezia del 1928 ed esposti nella saletta del futurismo italiano. Pur potendosi considerare il risultato di maggior respiro della fase futurista, il quadro contiene gli elementi del nuovo indirizzo che lartista sta per intraprendere. La pittura č tenue, delicatamente distesa, decisamente diversa dai colori piatti della pittura futurista della nuova generazione. Tende invece a un saldo possesso delle forme, sentito, da parte dellartista, come continuazione del carattere pių "classico" del modello di Boccioni. |