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Il giudizio di Paride |
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Nel 1939 esegue due grandi
dipinti ad affresco di soggetto mitologico, Diana e Callisto e Il giudizio di Paride,
che pur non avendo una collocazione pubblica gli sono utili sia per esercitarsi nella
tecnica, sia per applicare gli esempi studiati durante lesperienza francese della grande pittura di storia e
di mito. Del 1948 è il murale a olio Cronache di Albisola, realizzato
su pannelli, raffigurante i personaggi che condividono con lui lesperienza artistica
nella cittadina ligure. Quasi una risposta alla richiesta espressa nel Manifesto del
realismo del 1946 di "pareti" e "blocchi di pietra" per formulare
una nuova arte capace di comunicare con un più vasto pubblico popolare è laffresco
La miniera.
Realizzato nel 1950, per la foresteria delle miniere sarde di Monteponi, coniuga in tono
narrativo un paesaggio mediterraneo popolato da figure mitiche con un paesaggio
industriale.
Altri esempi sono Il mito di Prometeo del 1954,
eseguito nella casa dellartista ad Albisola, ora nel Palazzo della Provincia di
Sassari; I liberatori del 1956, ora nel Museo Gramsci di Ghilarza; La pace
del 1958, una tempera eseguita per la Casa del popolo di Valenza Po; I moti Angioini
del 1962, una pittura al silicone e rilievo in mosaico per la scuola elementare di Thiesi,
e infine i recenti affreschi della casa di Maiorca con soggetti arcadici e mitologici. |